Questa finestrella è dedicata a un Maestro della fotografia scomparso il 29 novembre 2023, i cui scatti sono talmente iconici da diventare parte integrante della cultura visiva della nostra epoca.
Erwitt di orgini russe, ebreo, era nato a Parigi e aveva fatto le scuole elementari a Milano, da cui, in seguito alle leggi razziali, era fuggito assieme alla famiglia verso gli Stati Uniti. Come diceva un altro Maestro di origini ebraiche, Lele Luzzati, "nella disgrazia sono stato fortunato", perché l'esilio forzato all'estero ha rappresentato l'occasione di conoscere avanguardie, personalità della cultura internazionale e di crescere artisticamente.
Negli Usa Erwitt costruirà la sua carriera fatta di scatti in cui l'umorismo è una vera e propria cifra stilistica. A questo proposito ci piace riportare le parole di Ferdinando Scianna che qualche giorno fa diceva:
“Guardare le fotografie di Elliott Erwitt può costituire un rimedio miracoloso per ritrovare il sentimento di umanità, lo struggimento lieve e malinconico della vita. Ti può salvare. Bisognerebbe includere i suoi libri nei kit di sopravvivenza.
(…)
È vero che molte foto di Erwitt sono divertenti e spiritose. Ma una cosa è il comico, altra l'umorismo. L'umorismo non riguarda solamente le situazioni che il fotografo incrocia, è una struttura estetica, morale, una visione del mondo dell'uomo che lo guarda. Le fotografie di Elliott per questo sono strepitose. Nella forma stessa dell'immagine, perfetta sempre, percepiamo la fragilità della linea di demarcazione tra il senso e il non senso, tra quello che banalmente guardiamo e quello che lo sguardo di Erwitt ci fa vedere”.
guarda
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