Oggi cari amici del calendario avventato vi portiamo in un posto davvero inconsueto, più o meno dalle parti di Long Island City, nel quartiere industriale di New York. Entriamo nella "Biblioteca del web stampato" creata nel 2013 da Paul Soulellis, grafico, artista ed educatore americano, e acquisita da qualche anno dalla Moma Library di New York.
Ma cosa è di preciso una biblioteca del web stampato? La missione della Library of the Printed Web è fornire una visione approfondita della cultura di rete, della pratica artistica e della pagina stampata. La collezione rappresenta una pubblicazione sperimentale, basata sulla produzione dei primi anni del XXI secolo, e trasforma il web in stampa indagando sulla relazione sempre più fluida tra schermo e pagina stampata.
Tra i volumi stampati ce n'è uno, ad esempio, che è una raccolta di dozzine di immagini di autostrade appiattite per un problema nell’algoritmo di mappatura di Google Earth. Poi ci sono poi fanzine ciancicate e pinzate a mano che riportano soltanto flussi di Twitter, o libri di schermate di Captcha*, presentati come poesia visiva, o ancora libri in cui i «fotografi» hanno selezionato momenti bizzarri da Google Street View.
Uno dei pezzi piú belli della libreria è una raccolta di rimaneggiamenti vari sulla Monna Lisa, composto da jpeg di bassa qualità ma stampati su spessa carta fatta a mano e ripiegati a fisarmonica in un astuccio di lusso; la combinazione tra il contenuto low e la curatissima confezione artigianale è bizzarramente efficace.
La carta dunque come memoria resistente di una cultura sempre più liquida e meno tattile.
*acronimo di: Completely Automated Public Turing Test to Tell Computers and Humans Apart, «Test di Turing completamente automatizzato per distinguere gli umani dai computer»
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