La finestrella di oggi è piuttosto una finestrelloski perché sotto si nasconde un luposki della steppa. Stiamo parlando di Pugaciòff il personaggio dei fumetti ideato da Giorgio Rebuffi nel 1959.
Un lupo che ha un suo linguaggio, un fare misantropo e dinoccolato e che a tratti riprende quei toni “melodrammatici o scanzonati della commedia di Totò & Peppino, nonché le deflagranti caratterizzazioni macchiettistiche di Alberto Sordi” (L. Montagliani).
Pugaciòff compare per la prima volta nel 1959 in una storia di Cucciolo, altro character del fumetto all’italiana non abbastanza ricordato, per poi diventare protagonista con un suo ciclo di pubblicazioni. Pugaciòff viene definito da Rebuffi come “il lupo buono della nostra epoca che, in mezzo alla steppa di un mondo in crIsi, guarda verso un orizzonte utopico di progresso e di giustizia sociale”. Accanto a lui si muovono Cucciolo, Beppe, l’odiato Bombarda e un cuoco robot.
Giorgio Rebuffi (Milano 1828 - 2014), cominciò a lavorare che era ancora uno studente di medicina, ideando per le Edizioni Alpe, lo Sceriffo Fox e realizzando in seguito la serie Cucciolo e Beppe. Uno dei suoi personaggi più famosi è certamente Tiramolla, creato nel 1952 ed esportato anche in Francia. Rebuffi, componente dell'illustre scuola del fumetto ligure (divenne socio di Luciano Bottaro), collaborerà anche con Disney e numerosi sono i suoi lavori nel campo dell’editoria per ragazzi, a cominciare dalla Fratelli Fabbri Editori.
Rebuffi è uno dei rari autori italiani citato nel "Dictionnaire Mondial de la Bande Dessinée" dell'editore francese Larousse.
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