Avete mai pensato a come nascono i nomi delle perturbazioni, dei tornado, cicloni, uragani? Be’, noi oggi abbiamo la risposta.
Esiste un elenco dei nomi che vengono pensati da diverse organizzazioni meteorologiche, seguendo regole specifiche che variano a seconda della nazione e del tipo di fenomeno. Ad esempio nell'Oceano Atlantico e nel Pacifico Orientale l'incaricato a questo compito è il National Hurricane Center (NHC), nel Pacifico nord-occidentale il Typhoon Committee, mentre in Europa alcune perturbazioni le "nomina" il Servizio Meteorologico Tedesco (DWD); ma queste sono solo alcune delle organizzazioni preposte a questo lavoro di "meteo-copywriting".
L’attribuzione di nomi umani ai fenomeni meteo è iniziata durante la seconda guerra mondiale, quando i meteorologi militari hanno cominciato ad affibbiare nomi femminili ai cicloni (e solo dal 1979 sono stati introdotti anche i maschili!).
Volendo si possono anche proporre nomi come accade in Germania, dove l'Università Libera di Berlino permette ai cittadini di "adottare" un nome per un sistema meteorologico (alta o bassa pressione) attraverso il progetto a pagamento Adopt a Vortex.
Ma il progetto più interessante è certamente "Storm Naming" che, dal 2015, in Europa prevede la collaborazione tra servizi meteorologici di diverse nazioni, per nominare tempeste significative. In Italia il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ha aderito a questo progetto dal 2021, iniziando a denominare ufficialmente le tempeste più intense.
L'immagine sotto la finestrella rappresenta due perturbazioni, secondo la nostra immaginazione e quella di un AI.
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