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Christmas jumper

L'origine dei maglioni natalizi che ormai - possiamo dirlo? - infestano i giorni festivi viene da lontano e con uno spirito decisamente diverso da quello attuale. 

I maglioni in lana decorati con motivi geometrici o ispirati alla natura (come fiocchi di neve e renne) erano comuni nei Paesi nordici e nelle zone alpine sin dal XIX secolo. Questi maglioni non erano specificamente natalizi ed erano quasi sempre fatti a mano. Sembra che l'ispiratore principale dei Christmas jumper sia il maglione norvegese tradizionale  "Lusekofte".

Negli Anni '50 e '60 i programmi anglosassoni in tv durante il Natale iniziarono a proporre immagini di personaggi vestiti con maglioni decorati a tema natalizio, primo fra tutti Bing Crosby che li indossava anche durante gli spettacoli delle feste.

Ma è negli Anni Ottanta che il maglione è diventato simbolo del kitsch natalizio fino al suo culmine nel 2001con Mark Darcy ne "Il diario di Bridget Jones", che ne consacra definitivamente anche il carattere ugly e ne spara in alto le vendite (dopo il film in UK si ebbe un incremento del 600%).
A causa dei grandi numeri (solo nel Regno Unito nel 2022 ne sono stati venduti circa 12 milioni ) e del fatto che ormai è diffuso in tutto il mondo, questo fenomeno di costume ha anche un notevole impatto ambientale, sia per la tipologia delle fibre impiegate per realizzare questi capi, quasi sempre low cost, sia per il carattere usa e getta dell'articolo.

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